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prevenire e contrastare la malnutrizione oncologica

Cos’è la malnutrizione oncologica

La malnutrizione viene definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come “uno stato di squilibrio, a livello cellulare, fra il rifornimento di nutrienti e di energia − troppo scarso o eccessivo − e il fabbisogno del corpo per assicurare il mantenimento, le funzioni, la crescita e la riproduzione”; nei pazienti oncologici è descritta come “una malattia nella malattia” dato che compromette lo stato di salute e, se non riconosciuta e correttamente gestita, può penalizzare l’efficacia delle terapie antitumorali.

La malnutrizione viene spesso presa in considerazione soltanto a seguito dell’avvio dei trattamenti oncologici, perché il paziente a causa degli effetti collaterali inizia a peggiorare la sua composizione corporea e il calo ponderale, che frequentemente si verifica, diventa un campanello d’allarme che impone un urgente intervento nutrizionale per poter garantire un adeguato supporto durante le cure.

In questo modo, però, non è possibile agire preventivamente già dalla diagnosi nemmeno sull’eventuale insorgenza precoce di sarcopenia, descritta come perdita di massa e forza muscolare che purtroppo incide negativamente sul percorso terapeutico. Questa manifestazione clinica porta a comparsa o progressivo peggioramento di astenia, stanchezza, alterazione della funzione fisica, riduzione della tolleranza ai trattamenti, compromissione della qualità della vita e riduzione della sopravvivenza.

L’importanza di una diagnosi precoce

Lo studio osservazionale italiano PreMiO (Prevalenza della Malnutrizione in Oncologia), per esempio, ha dimostrato che la malnutrizione è già presente in prima visita oncologica soprattutto se il paziente ha avuto un importante calo ponderale nei sei mesi precedenti alla diagnosi e se il tumore interessa il tratto digestivo (ovvero testa-collo, esofago, stomaco, intestino, pancreas). La malnutrizione in questi pazienti è stata valutata principalmente attraverso questionari di screening, che hanno permesso anche di identificare quali erano fortemente a rischio di svilupparla.

Un altro segnale preoccupante è sicuramente il calo di appetito, dato che la perdita di questo desiderio purtroppo influisce negativamente sulle porzioni introdotte e causa progressivamente riduzione del peso corporeo non riuscendo a raggiungere il fabbisogno calorico giornaliero necessario per mantenere l’organismo in forze ed affrontare i trattamenti in programma. 

La seguente immagine mostra come nella malnutrizione ci sia un forte legame tra anoressia, cachessia e sarcopenia, considerando che oltre alla riduzione della massa muscolare si verificano anche perdita di appetito (con conseguente calo ponderale) e profondo deperimento organico.

Alimentazione nei pazienti con tumori del distretto testa-collo

Nei pazienti con tumori del distretto testa-collo, in particolare, è fondamentale riadeguare l’alimentazione tempestivamente in relazione a difficoltà che potrebbero essere insorte precocemente, come per esempio disfagia (utilizzando consistenze specifiche degli alimenti, sia per evitare dolore che difficoltà nel transito di alimenti e bevande) e mucositi (ovvero infiammazioni a carico del cavo orale, che spesso il paziente avverte come sensazione di bruciore quando l’area interessata entra in contatto con ciò che ingerisce per bocca). Queste condizioni hanno un impatto debilitante sulla qualità della vita del paziente già ancora prima di iniziare i trattamenti oncologici e incidono negativamente anche sulla capacità di comunicazione verbale.

Suggerimenti mirati riguardanti cosa escludere già in questa fase (ad esempio alcolici, caffè, alimenti troppo secchi e spezie) possono sicuramente aiutare a non aggravare ulteriormente la sintomatologia descritta.

Quando infiammazione delle mucose e difficoltà deglutitorie peggiorano e rendono impossibile proseguire con l’alimentazione per bocca, purtroppo diventa fondamentale intervenire rapidamente con nutrizione artificiale (principalmente tramite posizionamento del sondino nasogastrico) per permettere al paziente di proseguire i trattamenti in corso senza doverne ridurre la dose (o nel peggiore dei casi sospenderli) a causa dell’importante calo ponderale.

Intervento nutrizionale prima dell’inizio delle terapie

Sicuramente il peggioramento della composizione corporea predispone il paziente a fragilità e merita un intervento rapido prima dell’avvio delle cure per permettergli di sostenere adeguatamente il percorso, ma va sottolineato che la tipologia di intervento nutrizionale va stabilita anche in base a sede e stadio della malattia tenendo in considerazione la tipologia di trattamento proposta.

Un paziente che esegue soltanto radioterapia adiuvante (cioè a seguito di intervento chirurgico), per esempio, avrà probabilmente effetti collaterali diversi rispetto ad un altro che deve procedere con chemioradioterapia ad alte dosi a scopo radicale (cioè guaritivo).

I supplementi nutrizionali orali (ONS), ovvero alimenti a fini medici speciali destinati alla prevenzione o al trattamento della malnutrizione calorico-proteica, sono presentati in forma liquida, cremosa o in polvere e sono un valido supporto che può essere utilizzato già dalla diagnosi se il paziente viene valutato malnutrito o a rischio di malnutrizione.

Valutazione della composizione corporea

In questa fase, per capire se sia necessario o meno intervenire a tal proposito, può essere utile valutare la composizione corporea tramite l’utilizzo di un bioimpedenziometro multifrequenza.

Basandosi soltanto sul peso e sull’eventuale calo ponderale degli ultimi mesi, non emergono infatti criticità legate alla massa cellulare metabolicamente attiva del paziente che possono, invece, essere individuate tramite questo esame rapido e indolore svolto da un professionista qualificato in regime ambulatoriale

Una presa in carico nutrizionale tempestiva già dalla diagnosi, quindi, è in grado di prevenire e contrastare la malnutrizione per permettere ai pazienti di svolgere con l’efficacia attesa tutto il percorso terapeutico.


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dott. Sara Cardellini
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